Relazione del poco battuto Sentito Attrezzato dei Mar nel versante settentrionale delle Pale di San Martino con partenza dall'abitato di Gares in provincia di Belluno. Itinerario tecnicamente non difficile, con bellissimi panorami sul Focobon.
Il punto di partenza che suggeriamo per l'itinerario è il paese di Gares sul versante veneto delle Pale di San Martino. Per giungere all'isolato abitato di Gares si giunge generalmente nella valle di Agordo, si oltrepassa il paese di Taibon e si giunge a Cencenighe dove terremo verso sinistra (ovest) verso Falcade. Giunti al paese di Canale d'Agordo seguiremo verso sinistra (sud) le indicazioni per Gares. La strada prosegue dentro una bella vallata per circa 7 Km fino al paese dove c'è un comodo parcheggio. Dal parcheggio andiamo a piedi alla visibile chiesa e intraprendiamo l'itinerario.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal paese di Gares seguiamo le indicazioni per Malga Stia, prima meta del nostro avvicinamento. Inizialmente si sale su una carrareccia fino a raggiungere un bivio: possiamo tenere a destra la carrareccia oppure proseguire dritti su sentiero 754 sale sul versante sinistro della Val di Greta. Noi consigliamo di salire il sentiero che è più ripido ma evita una lunga serie di tornanti. Saliamo quindi il sentiero 754 fino a raggiungere Malga Stia (1785 m - ca 50' dal parcheggio).
Da Malga Stia dovremo intraprendere il sentiero 752 che sale tra verdi prati in direzione di Forcella Stia. Il sentiero è bello e piacevole e dopo circa 30 minuti iniziamo a intravedere la Cresta dei Mar dove percorreremo la parte attrezzata dell'itinerario. Procediamo senza difficoltà sostanziali fino a raggiungere Forcella della Stia (2190 m - ca 1h da Malga Stia - ca 1h 45' dal parcheggio) con magnifica visuale sui vicini Campanili del Focobon. Forcella Stia è un ampia sella erbosa dove a sinistra si stacca il Sentiero Attrezzato dei Mar con chiare indicazioni e noi consigliamo di indossare l'attrezzatura già in questo punto, sebbene i primi tratti attrezzati saranno prevalentemente orizzontali.
Ci incamminiamo sul sentiero con di fronte a noi la Cresta dei Mar fino ad arrivarte a una scaletta metallica e un cartello che indicano l'inizio dei tratti attrezzati. Risalita la scaletta percorriamo un primo tratto attrezzato composto da una esile cengia. Dopo questa prima parte di sentiero proseguiamo su un crinale erboso seguendo la labile traccia in direzione dell'evidente cresta rocciosa che affronteremo restando poco sotto il filo. Seguiamo lo sviluppo dei cavi metallici restando sotto lo spigolo prestando attenzione al fondo erboso e terroso che in alcuni tratti potrebbe risultare scivoloso in seguito a recenti piogge. Risaliamo alcuni tratti più ripidi, sempre attrezzati, fino a giungere a un punto panoramico (2300 m).
Da questo punto percorriamo un crinale erboso esposto ma non difficile in discesa. Il sentiero è piacevole e privo di difficoltà. Un paio di passaggi attrezzati aggirano degli spigoli e proseguiamo fino a raggiungere Punta dei Mar (2365 m - ca 1 h da Forcella Stia - 2h 45' totali).
La via riprende molto bella al cospetto del Focobon con la sua imponente parete rocciosa. Raggiungiamo la base del Campanile del Lastei e noi iniziamo una discesa attrezzata che sicuramente sarà il tratto più tecnico dell'itinerario. Iniziamo scendendo ora su tratti di pareti appoggiate e alcune placche attrezzate sul versante occidentale del Campanile con un paio di passaggi verticali e più impegnativi, ma non difficili. Perdiamo ripidamente quota raggiungendo uno stretto sentiero con fondo non sempre stabile che conduce al Col de Pedoci (2237 m - 1h 45' da Forcella Stia - 3h 30' totali) dove di fatto termina il Sentiero Attrezzato dei Mar sotto il Monte Mulaz.
A questo punto è possibile intraprendere il rientro. Noi consigliamo comunque di raggiungere il Rifugio Volpi al Mulaz e per le tempistiche inserite nell'itinerario lo consideriamo. Dal Col dei Pedoci seguiamo a sinistra il sentiero 722 che risale ripido fino al Rifugio Volpi (2560 m - 45' dal Col dei Pedoci - 4h 15' totali).
La relazione si basa sul rientro più rapido a Gares. Questo avviene percorrendo a ritroso il sentiero 722 fino al Col dei Pedoci (ca 30' dal rifugio) dove era terminato il Sentiero Attrezzato dei Mar. Restiamo sul 722 in discesa fino a un bivio dove lasciamo il 722 e prendiamo a destra il 752 che ci conduce alla Forcella di Stia (2190 m -circa 1h 30' dal rifugio). Dalla forcella si ripercorre a ritroso il sentiero dell'andata in costante discesa fino a Gares (1h 15' dalla forcella - 2h 45' dal rifugio - 7h totali).
Lo svantaggio di questo rientro è di percorrere di fatto l'itinerario dell'andata in larga parte. Un'interessante ma più impegnativa alternative è la seguente. Il rientro a Gares avviene passando dal Passo delle Farangole e la Cengia della Fede (itinerario da non sottovalutare con tratti attrezzati e altri tratti sprotetti ed esposti). Questo itinerario richiede circa 4h 30' dal Rifugio Volpi per un totale di circa 8h 30'. Questa variante include alcuni esposti tratti attrezzati vicino al Passo delle Farangole così come l'attraversamento di alcuni esposti nevai anche in stagione estiva inoltrata. La Banca della Fede è molto suggestiva ma scarsamente segnata (sebbene lo sviluppo sia spesso intuitivo). Servono sicuramente condizioni stabili.
Una nota importante è riguardo la traccia del Sentiero dei Mar. La via non è molto ripetuta e quindi in alcuni tratti dell'itinerario, sebbene lo sviluppo sia piuttosto logico e intuitivo, la traccia è appena visibile e quindi l'oritnetamento potrebbe risultare più problematico in caso di scarsa visibilità e nebbia. Dal punto di vista tecnico, la maggior parte dei passaggi attrezzati è facile ma il fondo impone attenzione visto che è sporco, talvolta invaso dalla vegetazione ecc.
In un itinerario di due giorni è anche possibile andare a percorrere la facile e breve Ferrata del Canalino al Mulaz, che tuttavia si sviluppa sul versante opposto rispetto al Rifugio Volpi e richiede pianificazione.
Restando sulle Pale di San Martino, se si intendesse abbinare itinerari più lunghi e di più giorni, gli itinerari più plausibili sono la Ferrata Gabitta d'Ignoti che si puo intraprendere dal versante opposto del Passo delle Farangole. Così come da San Martino di Castrozza, è possibile percorrere la Ferrata Bolver Lugli a Cima Vezzana, la Ferrata del Porton e la Ferrata del Velo così come il Sentiero Attrezzato Gusella.
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Luca Vianello
26/08/2020 alle 11:59Via attrezzata mista con cordini, scalette, chiodi e sentiero.
Divertente e panoramica con scenari mozzafiato.
Bisogna prestare molta attenzione al fondo scivoloso (sulla roccia, sul sentiero e sui gradini di legno finali) e a qualche chiodo allentato.
Sergio Vecchi
17/12/2019 alle 21:29Bellissimo giro in uno degli angoli più belli delle Pale di San Martino. Bellissimo il panorama. Terminato il giro con una due giorni dal Rifugio al Mulaz.