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Relazione del facile Sentiero Attrezzato Re di Sassonia nel gruppo del Jof Fuart nelle Alpi Giulie. Itinerario di bassa difficoltà, prevalentemente in cengia. Difficoltà tecniche adatte a neofiti. Attenzione al fondo piuttosto insidioso e ai tratti non protetti.
Il punto di partenza dell'itinerario del Sentiero Attrezzato Re di Sassonia è situato a circa 7 Km da Sella Nevea in Provincia di Udine. Per raggiungere Sella Nevea si deve raggiungere il paese di Chiusaforte, posto a 20 minuti dall'uscita Carnia Tolmezzo nell'A23. Giunti a Chiusaforte seguiamo le indicazioni per Sella Nevea verso est. Passiamo il ponte e guidiamo per 20 Km fino al paese. Giunti in paese proseguiamo sulla strada provinciale 76 in direzione del confine di stato. Dopo 6,3 Km raggiungiamo due strette curve. Poco prima della prima curva c'è uno spiazzo a destra dove poter parcheggiare l'auto. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Sebbene il Sentiero Attrezzato Re di Sassonia sia percorribile in entrambe le direzioni, noi proponiamo di salire inizialmente alla Capanna Re di Sassonia, percorrere il sentiero attrezzato e discendere al parcheggio.
Lasciato l'auto nel parcheggio (997 m) proseguiamo lungo la strada asfaltata oltrepassando la prima curva verso sinistra e, poco prima di raggiungere una curva verso destra, noteremo un cartello con segni cai che sale a sinistra nel bosco. Prendiamo in salita il sentiero con segnavia 625 che costeggia il Rio Bianco in costante ma non eccessiva salita nel bosco. Dopo una prima parte di salita con modesta pendenza, il sentiero sale più ripido nel bosco e raggiungiamo la Capanna Re di Sassonia (1432 m - 1h 30' dal parcheggio), anche segnato come Rifugio Brunner. Questo rifugio non è gestito e al suo interno non troviamo letti.
Ignorati i cartelli con segnavia 656 verso le Cave del Predil, teniamo la sinistra seguendo le indicazioni per il Sentiero Attrezzato Re di Sassonia (segnavia 629). Iniziamo salendo in diagonale sotto il bosco e in breve ci avviciniamo alle pareti sud del monte La Torre. Il sentiero esce ora dal bosco e diviene più interessante. Incontriamo una bella cascata che scende dal versante sud est della Torre. Perdiamo leggermente quota avvicinandoci alle pareti dove incontriamo il primo tratto attrezzato: una comoda ma esposta cengia verso sinistra su fondo ghiaioso. Aggirando lo spigolo in leggera discesa incontriamo un nuovo tratto esposto e risaliamo sul lato opposto. Proseguiamo lungo una stretta cengia senza particolari problemi e utilizzando la fune metallica nei passaggi più esposti e con fondo più sdrucciolevole. Dopo alcuni metri orizzontali incontriamo il primo salto verticale. Con un balzo di circa 7-8 metri dobbiamo salire per raggiungere il proseguo della cengia. Alcuni infissi e cambre metalliche agevolano questo passaggio.
Raggiunta la nuova cengia, proseguiamo verso sinistra sotto un tetto roccioso che ci conduce su un esposto ma facile traverso orizzontale. Alcune cambre metallica per i piedi rendono elementare l'esposto passaggio. Terminiamo il traverso e scendiamo per 3 metri e riprendiamo una cengia verso sinistra. Proseguiamo ora sul sentiero privo di difficoltà raggiungendo un colatoio che attraversiamo.
Proseguiamo sul sentiero in direzione di un bastione roccioso sotto il quale c'è una nuova esposta cengia attrezzata con la quale aggiriamo lo stretto e basso passaggio. Proseguiamo sul sentiero che si mantiene in falso piano tra modesti saliscendi. Proseguendo lungo la via, ci avviciniamo a una zona con terreno piuttosto franoso e instabile. Dopo aver percorso una nuova cengia, ci troviamo alla base di un canalino attrezzato che risaliamo. Proseguiamo nel sentiero, ora nelle sue ultime battute. Rientriamo nel bosco e raggiungiamo un bivio tra il nostro sentiero e il 650 che scende al parcheggio (1h 30' dall'attacco - 2h 45' totali).
Al bivio teniamo la destra in salita seguendo la traccia 650. Il sentiero 629 prosegue in salita verso il Rifugio Corsi. Scendiamo nel bosco seguendo la traccia tra tornanti fino a raggiungere il parcheggio a bordo strada (1h dal termine del Sentiero Attrezzato Re di Sassonia - 3h 45' totali).
Il Sentiero Attrezzato Re di Sassonia proseguirebbe fino al Rifugio Corsi. In questo itinerario abbiamo presentato la prima parte. Questo sentiero attrezzato è ideale per chi volesse percorrere un primo itinerario attrezzato con già pregressa esperienza di montagna per i tratti non protetti, prendere dimestichezza con le attrezzature e con l'esposizione. I passaggi sono facili e sempre attrezzati con cambre nei tratti verticali.
Il Sentiero Attrezzato Re di Sassonia di sviluppa nella zona sud-est del sottogruppo del Jof Fuart. Se inserito all'interno di itinerari più lunghi diventa molto interessante. Dal Rifugio Corsi si può raggiungere la Ferrata Goitan e proseguire in salita al Jof Fuart, così come procedere verso il Sentiero Attrezzato del Centenario oppure il Sentiero Chersi. Dal Rifugio Corsi è anche possibile proseguire in direzione del Jof di Montasio e intraprendere il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone, il Sentiero Attrezzato Leva oppure la Via Amalia. Proseguendo verso nord in direzione del confine di stato, si raggiunge il Mangart con due interessanti vie ferrate: la Ferrata della Vita e la Ferrata Balze del Mangart. Proseguendo invece verso sud incontriamo la Ferrata Julia al Canin.
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dr.fabio.fontana
19/06/2019 alle 22:51Piacevole l’avvicinamento che segue un corso d’acqua costellato di catini, acqua fresca sempre disponibile sino al completamento della ferrata.
Gli eventi atmosferici dello scorso novembre hanno lasciato il segno ed in almeno un paio di punti il sentiero è franato, rendendone non proprio semplicissima la fruizione.
La ferrata è ben manutenuta, anche se qualche tratto verticale meriterebbe forse qualche fune in più, specie a causa del fondo instabile.
La discesa è molto piacevole, in un susseguirsi di tornanti che ne minimizzano la pendenza, sviluppandosi in un bel bosco.
Filippo Rosi
17/05/2019 alle 13:44Molto bella questa escursione nelle Alpi Giulie. Forse uno dei pochi itinerari attrezzati belle Giulie che non è duro e tecnico. Bello il panorama e godibile sotto tutti gli aspetti.