Questo sito utilizza cookie che aiutano a usufruire dei servizi nel modo migliore. Le informazioni relative ai cookie sono salvate sul tuo browser e aiutano a riconoscerti quando ritorni sul sito.
Relazione del Sentiero Attrezzato Simone che sale al Creton dell'Arco nelle Alpi Carniche vicino Sappada. Itinerario di media difficoltà che può essere facilmente abbinabile alla vicina e più impegnativa Ferrata dei Cinquanta del Clap.
Il punto di partenza dell'itinerario per la Ferrata Simone è il comune di Sappada in provincia di Udine. Giunti a Sappada dovremo spostarci sul versante a sud del Piave, oltrepassare la zona di sosta dei camper e parcheggiare nei pressi dell'ampio spiazzo da dove partono i sentieri.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Lasciata l'auto nel parcheggio (ca 1180 m) proseguiamo sul sentiero raggiungendo il laghetto di pesca sportiva di Sappada. Proseguiamo sul sentiero 317 sulla destra orografica del Rio Storto e seguiamo il sentiero in salita verso destra sul bosco in direzione del Passo dell'Arco. Il sentiero sale deciso nel bosco con alcuni tornanti. Ignoriamo la traccia verso destra (sentiero 322) verso il Bivacco Damiana che sarà una delle opzioni di rientro. Proseguiamo in salita fino a raggiungere il Passo dell'Arco (1907 m - 1h 30' dal parcheggio) con il suo caratteristico arco di roccia. Già in vista del passo, sulla destra c'è una traccia ben segnata che conduce alla Ferrata Simone. Prendiamo questo sentiero che in breve ci conduce al primo tratto attrezzato (1h 45' dal parcheggio).
Il primo tratto attrezzato che incontriamo ci aiuta a risalire un canalino detritico con fondo erboso a tratti instabile. Raggiungiamo una cengia che percorriamo in direzione delle pareti rocciose. Proseguiamo fino a incontrare il vero e proprio inizio della via ferrata in una gola che risaliamo anche con l'aiuto di alcune staffe metalliche. Percorriamo interamente il canalone alternando tratti attrezzati a tratti di sentiero con difficoltà contenute. Risalito il canalone raggiungiamo l'ultimo tratto della via attrezzata - il più impegnativo dal punto di vista tecnico. Sfruttando alcun e staffe raggiungiamo un traverso verso destra che, grazie agli ottimi appigli, si percorre senza eccessive difficoltà che ci conduce alla base di un camino anch'esso ben appigliato ma più impegnativo della media dei passaggi della via. Con questo passaggio raggiungiamo il pendio finale e quindi tramite evidente traccia e segni biancorossi si raggiunge il Creton dell'Arco (2357 m - 1h 15' dall'inizio delle attrezzature - 3h totali).
Raggiunta la vetta del Creton dell'Arco, abbiamo almeno 2 opzioni di rientro:
Chiamare l'itinerario che sale al Creton dell'Arco sentiero attrezzato è probabilmente riduttivo visto un paio di passaggi impegnativi che richiedono un minimo di preparazione atletica. A prescindere dalla dicitura, questo itinerario è di media difficoltà se intrapreso fino al Creton dell'Arco e a ritroso per l'itinerario di salita. La difficoltà aumenta significativamente assieme all'impegno fisico se si prosegue fino al Creton di Culzei abbinandolo alla Ferrata Cinquanta del Clap. L'ambiente in cui si sviluppa la via è molto appagante, poco battuto e con panorami stupendi su questa parte delle Alpi Carniche.
La via ferrata Simone fu inaugurata nel 2010 ed è dedicata alla memoria di Simone Piller Hoffer originario Sappada. Hoffer era volontario del soccorso alpino e morì nel 2008 mentre stava scalando la via Floreanini, sul monte Chiadenis.
Come indicato in relazione, con la giusta preparazione il Sentiero Attrezzato Simone può essere abbinato alla Ferrata Cinquanta del Clap eventualmente anche come rientro da essa. Da Sappada sono piuttosto vicine la Ferrata Sartor e la Ferrata del Chiadenis così come il Sentiero d'Ambros alla Cresta di Pitturina. Sul versante friulano incontriamo la difficile Ferrata del Coglians.
Devi accedere per lasciare una recensione
Questo sito utilizza cookie che aiutano a usufruire dei servizi nel modo migliore. Le informazioni relative ai cookie sono salvate sul tuo browser e aiutano a riconoscerti quando ritorni sul sito.
Trovi maggiori info sui cookie a questa pagina: Cookie Policy
Filippo Rosi
17/05/2019 alle 13:45Molto bella questa zona. Severo l’ambiente, non facile. La via in sè non presenta difficoltà eccessiva ma serve buon passo anche per il lungo rientro.