Il Sentiero Attrezzato della Val Sorda è un itinerario molto panoramico che si sviluppa lungo un'angusta forre generata dal torrente Rio Mondrago in provincia di Verona. Il sentiero non presenta particolari difficoltà tecniche ma si svolge in un ambiente umido con fondo spesso scivoloso quindi da prestare attenzione. L'itinerario è ideale per neofiti e persone con poca esperienza di percorsi attrezzati.
Il punto di partenza dell'itinerario è vicino Fumane in provincia di Verona. Da Fumane si risale la Val di Fumane ignorando la prima deviazione per Molina, proseguendo oltre l'abitato di Ca de Gottolo fino a raggiungere prima di una curva a sinistra un bar rosa. Sul lato destro della strada c'è uno spiazzo dove poter parcheggiare e nei pressi della curva c'è un cartello con varie indicazioni per gli itinerari della zona.
Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal cartello nei pressi della curva seguiamo le indicazioni per la Val Sorda seguendo il CAI 238 che poco dopo raggiunge una prima biforcazione. A sinistra infatti parte un sentiero in direzione di Molina che potrebbe essere una delle opzioni di rientro. Noi seguiamo dritti seguendo i cartelli del 238 in direzione di Mondrago e del Val Sorda EE. Passeremo quindi su un facile ponte di ferro oltre il quale incontriamo subito un nuovo bivio: se salissimo dritti nel bosco andiamo in direzione del Ponte Tibetano e Covoli di Marano. Anche questa è un'opzione per il rientro. Noi invece proseguiamo verso sinistra in direzione del Molin de Cao che raggiungeremo in pochi minuti.
Dopo il Molino incontriamo l'ultimo bivio prima dell'inizio del sentiero attrezzato. A sinistra prosegue un sentiero in direzione della Grotta di Campora. Noi ignoriamo questo bivio e proseguiamo dritti lungo il Rio Mondrago fino all'inizio del Sentiero Attrezzato della Val Sorda (15' dal parcheggio).
Il sentiero attrezzato si sviluppa lungo la gola del Rio Mondrago. La gola a tratti è ampia a tratti angusta e stretta ma la caratteristica che ci accompagnerà lungo tutto il tragitto è la scivolosità del terreno e l'ombra caratteristica delle forre. Iniziamo proseguendo sulla destra orografica del torrente su rocce abbastanza scivolose per poi passare sul lato opposto e incontrare alcune funi con cui risaliamo alcuni gradoni rocciosi. Man mano che ci avviciniamo a una bella cascata la traccia si stringe e noi proseguiremo su una stretta cengia attrezzata che ci conduce a una scala metallica. Risaliamo la scala e facciamo un breve traverso per giungere a un ponticello con cui attraversiamo il fiume. Ci addentriamo ora in un tratto stretto con il cielo che quasi è coperto completamente. Proseguiremo quasi sempre su tratto piano ma attrezzato per la scivolosità del fondo. Attraversiamo un paio di ponti, giungiamo a una seconda cascata e ad alcune scalette che ci permettono di risalire alcuni tratti insidiosi altrimenti.
Dopo le scale il sentiero si allarga leggermente e passiamo vicino ad alcune rapide prima di oltrepassare una sbarra di ferro che funge da ponte. Man mano che procediamo il panorama della forra è stupendo e merita di fermarsi ad essere osservato in più punti. Scendiamo una scala con pioli alternati fino a giungere al tratto più caratteristico della via (45' dall'attacco). Il Rio scorre dentro una grotta in cui il sentiero scorre al livello del torrente risalendolo sul versante opposto su uno stretto e angusto foro con funi e staffe che ci aiutano ad uscirne. Questo tratto è percorribile nei mesi estivi e autunnali mentre potrebbe essere difficile nei mesi invernali e primaverili a causa della portata del torrente. In questi mesi si percorre una variante più semplice a destra della grotta che risale i massi e con l'ausilio di un ponticello si ricongiunge con l'uscita dalla grotta. Proseguiamo sul sentiero che in breve termina la parte attrezzata più impervia (1h dall'attacco) che coincide con il bivio segnalato per Malga Biancari.
Il Sentiero Attrezzato della Val Sorda prosegue dritto lungo panorami molto interessanti anche se meno con tratti meno difficili dei precedenti. Ci sono ancora tratti attrezzati dove il terreno non è stabile ma in generale si può dire che le difficoltà tecniche sono pressoché assenti. Il sentiero attrezzato termina quando ci innestiamo su una carrareccia (1h 40' dall'attacco - 2h totali).
A questo punto abbiamo 3 opzioni per rientrare al parcheggio:
Visto il fondo scivoloso sono assolutamente consigliati i bastoncini telescopici per aiutarsi a mantenere l'equilibrio in punti dove il fondo è precario. Attenzione anche a considerare opportunamente la portata del torrente che, in periodi di abbondanti piogge o a seguire dello scioglimento delle nevi in primavera, potrebbe essere consistente. La via non presenta di per sé difficoltà tecniche di rilievo e si può considerare un ottimo itinerario per avvicinarsi a questo tipo di escursioni.
Per chi apprezzi in modo particolare il tipo di itinerari attrezzati all'interno di gole e forre, oltre il qui descritto itinerario attrezzato della Val Sorda, a distanza relativamente vicina si trovano anche il Burrone Giovanelli oppure la Ferrata del Rio Sallagoni entrambe in provincia di Trento.
Se invece si volesse proseguire con ferrate in zona, si potrebbe optare per la Ferrata delle Taccole al Monte Baldo (impegnativa) oppure l'esposta Ferrata Gerardo Sega. Sul versante occidentale del Lago di Garda si sviluppano anche le più facili Ferrata di Cima Sat e Ferrata di Cima Capi.
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Faso
19/10/2020 alle 11:32ferrata davvero semplice, fatta senza alcuno sforzo, coperta da sole per cui in estate è ideale per fare una piccola escursione
loris.begnini
05/05/2020 alle 15:33Percorso attrezzato tutto sommato semplice, unica attenzione essendo sempre in ombra e seguendo un rio, risulta essere molto scivoloso soprattutto se fatto in inverno.
Guido Tavola
22/08/2019 alle 14:21Il sentiero attrezzato è interessante, un po’ lungo l’itinerario complessivo ma lo consiglio. Fatta a inizio agosto senza problemi di caldo. Appagante soprattutto per gli occhi.