La Ferrata alla Terza Cengia del Pomagagnon o Sentiero Attrezzato Zumeles è una facile ferrata che sale da Cortina e ci porta a Punta Erbin salendo una lunga ed esposta cengia sotto le pendici meridionali del Pomagagnon. La salita non presenta particolari difficoltà sebbene sia costantemente esposta. Itinerario lungo e con buon dislivello che regala dalla vetta un magnifico panorama sui principali gruppi dolomitici di Cortina.
Il punto di partenza dell'itinerario è il parcheggio dell'istituto medico Putti poco sopra Cortina d'Ampezzo. Dalla Statale 51 per Dobbiaco si noterà prima di uscire dal paese le indicazioni sulla destra per l'istituto. Si sale la strada asfaltata con diversi tornanti raggiungendo il parcheggio dell'istituto. Indicazioni per Google Maps disponibili qui.
Dal parcheggio dell'istituto seguiamo il sentiero che sale in direzione dell'evidente Pomagagnon in direzione nord est. Si noterà che più di un sentiero parte in direzione nord-est e non è necessario prenderne uno specifico visto che tutti intercettano il sentiero poco sopra. Raggiungiamo il sentiero 211 che è un'ampia ciclabile. Teniamo la sinistra nel bosco per meno di un chilometro e incrociamo il sentiero 202. Lo imbocchiamo costante salita verso destra. Incrociamo il 218 che ignoriamo e proseguiamo dritti in costante salita fino a incontrare il canalone di discesa della Ferrata Strobel che scende da Fiames. Il canalone scende alla nostra sinistra e noi invece teniamo la destra in leggera discesa per poi risalire sulla sinistra seguendo le indicazioni fino all'evidente cengia che sale in diagonale e raggiungiamo l'attacco della Ferrata Terza Cengia del Pomagagnon - conosciuta anche come Sentiero Attrezzato Zumeles (1h 30' dal parcheggio).
Il nome Terza Cengia del Pomagagnon è facilmente intuibile guardando le cenge che tagliano il monte. L'ultimo tratto di avvicinamento ci porta sotto le imponenti pareti del Pomagagnon ed è assolutamente consigliato mettere il caschetto anche nell'ultimo tratto di avvicinamento. L'inizio della cengia è ripida ma non protetta e non presenta esposizione né particolari difficoltà. Raggiungiamo il primo tratto di fune metallica e la saliamo. L'iniziale larghezza della cengia si riduce fino a essere molto esile ed esposta. Iniziamo ad alternare tratti attrezzati con tratti non attrezzati, talvolta decisamente esposti e con fondo di ghiaia che non dà sempre garanzie di buona tenuta. Detto ciò rimane pur sempre una salita su cengia senza necessità di arrampicata ed è richiesto fondamentalmente piede fermo e assenza di vertigini.
Raggiungiamo il secondo tratto di fune metallica che aggira uno spigolo e prosegue in marcata salita verso sinistra. Aggiriamo uno spigolo e iniziamo un tratto in discesa che ci conduce verso una gola dove possiamo sostare prima di partire nel tratto più ripido della via. Partiamo ora in diagonale salendo su questa ripida ed esposta cengia dove l'ultimo tratto, il più ripido, diventa utile la fune metallica anche per vincere la pendenza visto il fondo non propriamente stabile. Raggiungiamo uno spigolo che aggiriamo verso sinistra non prima di aver guardato il panorama che si apre verso sud sul Sorapiss e Faloria. Anche in questo tratto la cengia è attrezzata solo in alcuni punti - i più esposti - lasciando molti tratti non protetti.
Siamo nell'ultimo tratto attrezzato della via. Dobbiamo salire alla forcella che separa Punta Erbin con la Croda di Cestellis. Saliamo alcune roccette appoggiate e un breve tratto di sentiero attrezzato raggiungendo la forcella (2250 m - 1h 30' dall'inizio della ferrata - 3h totali). Dalla forcella vediamo il versante opposto con stupenda vista sul Cristallo e oltre le Dolomiti di Sesto. Salendo pochi metri di facili roccette raggiungiamo la spartana croce di vetta di Punta Erbing (2301 m - 15' a/r - 3h 15' totali). Dietro di noi svettano le Tofane sopra Cortina regalando uno spettacolo a 360 gradi che ripaga ampiamente dei quasi 1000 metri di dislivello saliti.
Scendiamo sul versante della Val Padeon con un tratto di ripida discesa a mezzacosta su roccia che non è banale, specialmente su fondo bagnato. Dobbiamo scendere alcune roccette e brevi balzi rocciosi. Dopo il primo tratto ripido le difficoltà terminano e raggiungiamo per sentiero Forcella Zumeles (2079 m - 45' dal termine della ferrata) incrociando il sentiero 204 e 205. Teniamo la destra in direzione del Rifugio Mietres e scendiamo sul sentiero che ci riporta sul versante di Cortina del Pomagagnon. Il sentiero ha traversine in legno dove necessario per aumentarne la stabilità. Raggiungiamo un bivio tra il sentiero 211 e 204. Sebbene sia possibile proseguire in discesa sulla forestale, suggeriamo di tenere il 211 a destra che scende dolce, ignorando le varie deviazione e ci porta al parcheggio dell'istituto (2h 15' da Forcella Zumeles - 3h dal termine della ferrata - 6h totali).
La Ferrata della Terza Cengia del Pomagagnon o Sentiero Attrezzato Zumeles è una ferrata senza dubbio facile per chi è esperto di montagna e di vie attrezzate. E' il classico itinerario in cui è l'esposizione a farla da padrone dal momento che, come indicato dal nome, la ferrata si sviluppa su una cengia e le possibilità di arrampicare risulteranno praticamente nulle. Attenzione tuttavia a un paio di passaggi nella salita dove la cengia non è protetta e diventa piuttosto stretta con un precipizio alla nostra destra. Da non prendere sotto gamba il rientro nel primo ripido tratto. In caso di maltempo potrebbe creare alcuni problemi il tratto ripido della cengia nella seconda metà della via. Le attrezzature della via sono state in larga parte ammodernate nel 2017.
Un classico itinerario, piuttosto lungo ma molto logico è di percorrere la Ferrata Strobel a Punta Fiames e successivamente la Ferrata alla Terza Cengia. Infatti la discesa dalla Ferrata Strobel intercetta il sentiero di avvicinamento alla Ferrata Terza Cengia di fatto abbinandole perfettamente.
Se si volesse percorrere un altro itinerario attrezzato la zona di Cortina è senz'altro un piccolo angolo di paradiso con decine di itinerari. Poco lontano dal punto di partenza dell'itinerario di questa via parte la Ferrata Bovero al Col Rosa. Continuando in salita sulla Statale 51 verso Dolbiacco incontriamo il Sentiero Attrezzato alle Cascate di Fanes, la Ferrata Renè de Pol. Scendendo invece a Cortina possiamo salire in direzione delle Tofane dove si può percorrere uno dei vari itinerari - Ferrata Formenton, Ferrata Aglio, Ferrata Olivieri per citarne alcuni - oppure sempre da Cortina possiamo salire verso Sud al Monte Faloria con l'impegnativa Ferrata Sci Club 18.
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tommy.76
24/04/2019 alle 15:29Fatta insieme alla strobel diventa un bel giro lungo e stancante…presa da sola non ha grandi difficoltà anche se il cavo non è sempre presente…la cengia è larga